I principali tipi di fringe benefit spiegati in dettaglio

4 Marzo 2025 *

I fringe benefit sono compensi non monetari che le aziende offrono ai propri dipendenti come parte del pacchetto retributivo. Questi incentivi possono assumere diverse forme e servono a migliorare il benessere del lavoratore, favorendo al contempo la fidelizzazione e la produttività.

Negli ultimi anni, il concetto di fringe benefit si è evoluto, passando da semplici agevolazioni a veri e propri strumenti di welfare aziendale che migliorano la qualità della vita dei lavoratori.

Dal punto di vista fiscale, in Italia i fringe benefit sono esentasse fino a 1.000 euro annui per lavoratore (e fino a 3.000 euro in caso di figli a carico), secondo il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Ma quali sono i principali tipi di fringe benefit e come possono essere sfruttati al meglio dalle aziende? Scopriamolo insieme.

I fringe benefit sono compensi non monetari che le aziende offrono ai propri dipendenti, spesso sotto forma di beni o servizi. Quando applicati alla formazione digitale, questi benefit permettono ai lavoratori di accedere a corsi, certificazioni e programmi di aggiornamento professionale senza dover sostenere spese personali.

Nel contesto normativo italiano, i fringe benefit sono regolamentati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che stabilisce i limiti entro cui questi vantaggi possono essere esentati da tassazione. Attualmente, il tetto massimo di esenzione fiscale per i fringe benefit è di 1.000 euro annui per lavoratore, che può arrivare fino a 3.000 euro nel caso di lavoratori con figli a carico.

La mobilità sostenibile e i trasporti sono tra i benefit più richiesti dai dipendenti.

* Abbonamenti ai trasporti pubblici: le aziende possono offrire rimborsi per i mezzi pubblici, contribuendo alla sostenibilità ambientale.

* Car sharing e bike sharing: supportare modalità di trasporto alternative riduce l’impatto ambientale e migliora il benessere dei dipendenti.

* Buoni carburante: ideali per chi utilizza l’auto per lavoro o per il tragitto casa-lavoro.

In un’epoca in cui la sostenibilità è sempre più centrale, molte aziende stanno incentivando l’uso di mezzi di trasporto ecologici, contribuendo a un futuro più green.

Migliorare il benessere fisico e mentale dei dipendenti è una strategia efficace per aumentare la produttività e ridurre lo stress.

* Coperture sanitarie integrative: assicurazioni mediche per visite specialistiche e cure dentistiche.

* Abbonamenti a palestre e centri fitness: incentivare uno stile di vita attivo.

* Programmi di supporto psicologico: accesso a servizi di counseling e mindfulness per ridurre lo stress lavorativo. Un dipendente che si sente supportato dal punto di vista del benessere sarà più motivato e produttivo, contribuendo a un ambiente di lavoro più positivo.

Investire nella crescita professionale dei dipendenti migliora la competitività dell’azienda.

* Corsi di formazione e certificazioni: corsi di lingue, programmazione, project management.

* Abbonamenti a piattaforme e-learning: accesso a corsi online per migliorare le competenze professionali.

* Partecipazione a eventi e conferenze di settore: opportunità di networking e aggiornamento continuo.

Le aziende più lungimiranti stanno investendo nella formazione continua, garantendo ai propri dipendenti strumenti per affrontare le sfide del mercato in continua evoluzione.

Offrire benefit per il tempo libero aiuta i dipendenti a rilassarsi e migliorare la qualità della loro vita.

* Buoni per cinema, teatri e concerti: incentivi per attività culturali e di intrattenimento.

* Abbonamenti a piattaforme di streaming e audiolibri: supportare il relax e l’intrattenimento personale.

* Voucher per esperienze di viaggio e benessere: weekend in spa, soggiorni in hotel e attività ricreative.

Garantire momenti di svago e relax permette ai dipendenti di ricaricare le energie, aumentando la loro soddisfazione lavorativa.

Favorire un miglior equilibrio tra vita privata e professionale è un obiettivo prioritario per molte aziende.

* Smart working e orari flessibili: possibilità di lavorare da casa e gestire il proprio tempo in modo autonomo.

* Sostegno alle spese per l’home office: rimborsi per attrezzature ergonomiche e connessione internet.

* Giornate di permesso retribuito extra: per favorire il recupero e la gestione di impegni personali.

Un ambiente di lavoro che offre maggiore flessibilità aumenta la motivazione e la produttività, riducendo il turnover del personale.

Le aziende possono contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso fringe benefit mirati.

* Rimborsi per bollette di energia rinnovabile: supportare i dipendenti nell’uso di energie pulite.

* Incentivi per l’acquisto di biciclette elettriche: promuovere la mobilità sostenibile.

* Progetti di riforestazione e compensazione CO2: iniziative aziendali per un impatto ambientale positivo.

Integrare benefit legati alla sostenibilità consente alle aziende di rafforzare la propria immagine green e di sensibilizzare i dipendenti a comportamenti più responsabili.

Negli ultimi anni, le aziende stanno adottando un approccio più ampio ai fringe benefit, spostando l’attenzione da incentivi puramente economici a soluzioni che migliorano il benessere generale del dipendente. L’integrazione di benefit legati alla salute, alla formazione e al tempo libero sta trasformando il concetto di welfare aziendale, rendendolo più inclusivo e sostenibile.

I fringe benefit non sono più solo un vantaggio economico, ma un elemento chiave per attrarre e trattenere talenti, migliorando al contempo l’ambiente di lavoro.

I fringe benefit rappresentano un’opportunità strategica per le aziende che vogliono migliorare il benessere dei propri dipendenti e la loro fidelizzazione. Offrire benefit personalizzati consente di creare un ambiente di lavoro più stimolante e produttivo. L’adozione di un sistema di benefit diversificato e mirato non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma rafforza anche la reputazione aziendale, rendendo l’impresa più competitiva e innovativa.