17 marzo 2025 *
I buoni pasto sono un benefit aziendale sempre più diffuso, apprezzato sia dai lavoratori che dalle imprese. Offrono un supporto economico per la pausa pranzo e rappresentano un incentivo al benessere aziendale. Ma perché non tutte le aziende li offrono? E soprattutto, perché non sono obbligatori per legge?
Per rispondere a questa domanda, è importante analizzare la normativa vigente, i vantaggi fiscali e i costi di gestione. Inoltre, vedremo quali alternative esistono per garantire ai dipendenti un sostegno concreto per i pasti durante l'orario lavorativo.
Attualmente, in Italia non esiste una legge che imponga alle aziende di fornire buoni pasto ai dipendenti. Tuttavia, in alcuni settori specifici, alcuni contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL) prevedono l’erogazione di questo benefit. In questi casi, l'azienda è tenuta a rispettare quanto stabilito dal contratto.
Al di fuori di queste situazioni, l’assegnazione dei buoni pasto è a discrezione dell’azienda. Molte imprese scelgono di includerli nel pacchetto retributivo come incentivo per migliorare la qualità della vita lavorativa e aumentare la soddisfazione del personale.
Uno dei motivi principali per cui molte aziende scelgono di offrire i buoni pasto è la convenienza fiscale. La normativa italiana prevede infatti agevolazioni interessanti:
- I buoni pasto digitali sono esenti da imposte fino a 8 euro al giorno.
- I buoni pasto cartacei hanno una soglia di esenzione più bassa, pari a 4 euro al giorno.
- L’azienda può dedurre l’intero costo dei buoni pasto dal reddito imponibile, riducendo così il carico fiscale.
Grazie a questi vantaggi, i buoni pasto risultano un’alternativa più conveniente rispetto a un aumento salariale, che sarebbe soggetto a tasse e contributi.
Nonostante i benefici fiscali, la gestione dei buoni pasto comporta comunque dei costi per l’azienda, tra cui:
Le commissioni richieste dagli emittenti dei buoni pasto.
La gestione dei rimborsi per gli esercenti convenzionati.
Le attività amministrative necessarie per l’assegnazione e il monitoraggio del benefit.
Per alcune imprese, in particolare le piccole realtà o le startup, queste spese possono rappresentare un ostacolo. Per questo motivo, alcune aziende preferiscono alternative come il rimborso spese per i pasti o un’indennità di mensa in busta paga.
Le aziende che scelgono di non adottare i buoni pasto possono comunque offrire soluzioni alternative per supportare la pausa pranzo dei propri dipendenti. Tra le opzioni più comuni troviamo:
Mense aziendali, particolarmente adatte alle grandi imprese con numerosi dipendenti.
Rimborsi spese per i pasti, che permettono ai lavoratori di ottenere un rimborso per le spese sostenute.
Indennità di mensa, ovvero un importo fisso aggiunto allo stipendio, seppur privo delle agevolazioni fiscali dei buoni pasto.
Un aspetto da considerare è che queste alternative, a differenza dei buoni pasto digitali, non offrono lo stesso livello di flessibilità e tracciabilità nei pagamenti, né garantiscono lo stesso risparmio fiscale per l’azienda.
Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha reso i buoni pasto digitali più semplici da gestire, sia per le aziende che per i dipendenti. Soluzioni innovative come quelle offerte da Satispay permettono di:
Eliminare la burocrazia legata alla gestione e distribuzione dei buoni cartacei.
Monitorare in tempo reale l’utilizzo dei buoni pasto.
Aumentare la rete di esercizi convenzionati, includendo anche supermercati e servizi di food delivery.
Questi vantaggi stanno spingendo sempre più aziende a considerare i buoni pasto digitali come la soluzione ideale per garantire ai propri dipendenti un benefit pratico, sicuro e vantaggioso.
Se fino a qualche anno fa i buoni pasto erano una prerogativa delle grandi imprese, oggi grazie ai buoni pasto digitali anche le piccole aziende possono adottarli con maggiore facilità.
L’assenza di costi legati alla stampa e alla gestione dei buoni cartacei, unita alla possibilità di attivare e ricaricare i buoni in modo flessibile, li rende accessibili anche per realtà con pochi dipendenti.
Inoltre, i lavoratori apprezzano sempre di più la possibilità di scegliere come e dove utilizzare i buoni pasto, sfruttandoli sia per il pranzo che per la spesa alimentare. Questa libertà di scelta è uno dei fattori che rendono i buoni pasto digitali un benefit sempre più richiesto, contribuendo a migliorare la qualità della vita lavorativa e la motivazione dei dipendenti.
I buoni pasto non sono obbligatori per legge, ma rappresentano un benefit strategico per le aziende che vogliono migliorare il benessere dei propri dipendenti senza aumentare il costo del lavoro.
Grazie alla digitalizzazione, la loro gestione è diventata più semplice ed efficiente, consentendo anche alle piccole imprese di offrire ai lavoratori un supporto concreto per la pausa pranzo.
Se l’obiettivo è creare un ambiente lavorativo più attrattivo e incentivante, i buoni pasto digitali rappresentano una delle soluzioni migliori disponibili oggi.
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